Il Quartiere si trasformerà in un Cantiere permanente
Sono arrivate le mitiche recinzioni in plastica arancione a lato della Tangenziale Sud, ad indicare che i lavori per la TAV si stanno avviando con le prime rilevazioni sui terreni destinati ad ospitare la linea tra Verona e Vicenza.
Le conseguenze della realizzazione di questa grande opera, che dovrebbe essere ultimata nel 2027, saranno rilevanti ed invasive per il nostro Quartiere.
Tutta l'attuale tratta da Porta Vescovo a San Martino, nel cui territorio verrà ricavata una enorme galleria che scenderà sotto l’autostrada A4 per poi riemergere ben oltre il Casello, subirà un autentico sconvolgimento, perché le rotaie dell’alta velocità occuperanno nuovo (e tanto) territorio, la viabilità verrà riconvertita, il Giarol Grande verrà interessato dai lavori del cantiere adiacente, alcuni edifici dovranno presumibilmente essere abbattuti ed altri si troveranno “cico cico” con i muraglioni di contenimento della nuova ferrovia.
Senza parlare dell’accampamento per centinaia di operai in zona Mattarana, del traffico di mezzi pesanti che si aggiungeranno a quelli destinati alla rinnovata Ca’ del Bue e alla discarica della Ca’ Vecchia che, a quanto pare, potrebbe essere raddoppiata.
Ora, non voglio disquisire sull’utilità o l’inutilità della mega-opera, o se verrà terminata in tempo, viste le illuminanti esperienze locali. Realisticamente non posso farci niente; sarei piu' interessato a comprendere se, in cambio di tutto il casino e il disagio che ne conseguirà: “A noialtri, Sanmichelati fioi de nissuni, verrà concessa qualche sorta di ‘ristoro’”.
Il Gatto e la Volpe locali, il cui compito principale è tenerci buoni e inconsapevoli, ci regaleranno qualche nuova mirabolante “compensazione”? Mi riferisco, a mo' di esempio, alla rotonda dotata di albero solitario e depresso in corrispondenza del diciannovesimo Supermercato in zona, già pianificato su Viale Venezia.
Una bugia venduta bene purtroppo vale piu' di un solido risarcimento collettivo (tipo un grande parco, un centro ricreativo, una stazione ferroviaria dedicata al traffico provinciale su rotaia, come qualche Sorastante locale ha ambiziosamente proposto).
Ora ci sarà, tra i compaesani, chi non intenderà per tempo, o forse mai, la portata della cosa. C’è da comprenderli, visto che una parte non irrilevante di connazionali, secondo un recente studio di Info Data in collaborazione con Il Sole 24 Ore, non è in grado di interpretare nemmeno le istruzioni scritte sui Cessi dei Treni e il fatto che quelli della TAV saranno supermoderni e superveloci non migliorerà il loro acume sull'argomento.
Noi invece, come voi che ci state leggendo e siete arrivati sino alla fine, abbiamo qualche motivo per cui preoccuparci.