Il fenomeno dell'invenduto riguarda tutto il quartiere
Nel nostro quartiere si è continuato a costruire negli anni, malgrado fossero molte le abitazioni vuote già in vendita.
Il fatto è che grazie a case e appartamenti piu' confortevoli, adeguati alle nuove normative energetiche e spesso già "digitali", si lascia il vecchio e si compra il nuovo. Ci sono soluzioni piu' appetibili rispetto ad una lunga e onerosa ristrutturazione, per quanto incentivata dalle leggi vigenti e così si erode altro territorio.
Il fenomeno fa sì che intere zone di San Michele storico siano state del tutto abbandonate, chiuse da tanto tempo, con le “arele” (o graticci) che fanno bella mostra di sé, come segno di un passato che non ritorna.
Non tutto si spiega però con il naturale ricambio tra residenti, né la popolazione di Verona è aumentata tanto da giustificare l'eccedenza che si è venuta a creare. Le compravendite andavano piuttosto bene nel 2019, poi la pandemia ha invertito la tendenza, restituendo una diminuzione tendenziale da record.
I quesiti sono: esiste la possibilità che si siano costruiti edifici per puri fini speculativi, destinati ad alimentare una bolla finanziaria di case destinate a rimanere "fuori mercato"? Chi ha tanto denaro da potersi permettere di tenere degli immobili disabitati per decenni? Infine, dove hanno origine le fonti di tanta liquidità?
Oltre a queste domande per noi c'è il buio, ma in un appartamento al grezzo, dove nessuno ha interesse a fare luce, l'interruttore non c'è.