Intrappolati dai nuovi insediamentI?
Tra via Unità d'Italia e Corso Venezia sono in previsione diversi insediamenti attrattori di traffico come il supermercato ex-Albi, attualmente in costruzione, il grande centro Sportivo-commerciale Adige Docks, il complesso abitativo che sta sorgendo attorno alle ex Cantine Pasqua e il nuovo centro Commerciale-alberghiero del Tiberghien.
Ora, se si percorre a passo d’uomo il raccordo autostradale della Cercola nelle ore di punta, si può intuire che installare tre nuove rotonde (Tiberghien, Capitel, Quattro Stagioni) sull'arteria che rappresenta l’unica porta di accesso a Verona da Est e generare un flusso di centinaia, forse migliaia di ulteriori mezzi a motore ogni giorno, tra clienti e fornitori, che insistono sullo stesso chilometro (previsti milioni di accessi all'anno), ci potrebbe isolare dalla città, irrorando di automobili anche le parallele come Via Fedeli, Via Cernisone, via Corsini e via Pisano.
D’altro canto le centraline del Giarol Grande che misurano le polveri sottili segnalano che già oggi, nei primi mesi di un anno “normale”, si superano i livelli previsti per un intero giro della Terra intorno al Sole.
Verrà un tempo nel quale per arrivare a Porta Vescovo occorrerà prendere la Mongolfiera. Ci raccontano i nostri immaginifici Sorastanti che ci saranno splendide piste ciclopedonali, ascensori che solcheranno il cielo come nei film Fantasy degli anni ‘80 e una Chicane stile Montecarlo che prenderà il posto dell’attuale via Galilei al Porto :-).
Questi progetti si prendono il loro tempo, hanno i loro forti estimatori nel Quartiere e pian piano quello che oggi si ritiene un pericolo (un aumento esponenziale di traffico e inquinamento), domani sarà scambiato per rassegnata normalità. Noam Chomsky, grande accademico e cognitivista, definiva questa politica dei piccoli passi la "Strategia della Rana bollita" (allegato verde).
Qui non entriamo nella polemica sull'opportunità degli interventi, ma sulla necessità di armonizzarli con il Territorio, senza rovesciarne tutti gli aspetti negativi sulla Comunità locale.
Via Unità d’Italia non puo’ trasformarsi in una Solfatara, San Michele non deve essere isolato da Verona.
Compaesani, se c’è ancora un po’ di fuoco sacro che cova sotto le nostre ceneri, proviamo almeno a non arrenderci ad un declino annunciato.