Una crisi che si trascina da anni...

Ci sono rimasto male quando nella riunione della Circoscrizione convocata in streaming il 9 marzo su richiesta di diversi Consiglieri, si sono ritrovati in tre su quindici, compreso il Presidente.

Ci sono rimasto male perché era presente anche l’Assessore all’urbanistica Ilaria Segala, che qualcosa avrebbe potuto raccontare sul tema clou della serata: la proposta del mega Centro Logistico della Cercola.

Ora, mi dicono che alcuni Consiglieri non avevano materiale sufficiente su cui lavorare. Forse bastava chiedere, a me non è servito poi molto per consultare il documento comunale, data di protocollo 9 dicembre 2020, N.0377990/2020, dove lo studio legale che rappresenta i proprietari inviava le proprie considerazioni.

Se lo può fare un cittadino semplice, lo possono fare anche i nostri rappresentanti e tre mesi di preparazione mi sembrano sufficienti.

Io dico che non partecipare è sempre una mancanza di rispetto verso gli abitanti di San Michele e Porto. Non parlo dei “piccoli fans” di bottega, che tutto giustificano in nome dell’appartenenza o di qualche cortesia in arretrato, ma di coloro che sono semplicemente interessati al destino proprio Quartiere.

So anche che è in corso un lungo braccio di ferro sul ruolo di Presidente. Viste da fuori queste baruffe, mentre contiamo i morti e le sofferenze di questa pandemia, sono del tutto censurabili e incomprensibili, d’altra parte anche nella sede del Consiglio Comunale abbiamo assistito negli ultimi due anni a ben dodici cambi di casacca, o c’è tanta passione o è in corso un gioco di ruolo personalistico che infervora soltanto chi lo gioca.

Parlando di noi, piu' si va avanti così, piu' il ruolo delle Circoscrizioni egemonizzate dalle fazioni appare dispendioso ed inutile.

Occorrerebbe ripensare questi organismi, renderli delle consulte di cittadini interessati che si prendono cura del Territorio, grazie a forme di organizzazione nelle quali la partecipazione e la buona volontà fanno premio sulla appartenenza e le ripicche.

In Piazza del Popolo non si decide sulle scelte strategiche della Nazione, ma ci si occupa della vita quotidiana delle persone, di piccoli problemi di ogni giorno che, se si accumulano, diventano un grande problema. Invece molti di noi si sentono, fatti salvi i “piccoli fans” di cui sopra, lasciati completamente al proprio destino in un momento delicato da tanti punti di vista...

Per questo sarei ben lieto di concedere questo spazio virtuale ai Consiglieri che intendano fornire spiegazioni e allo stesso Presidente, anche se non ho molte speranze, perché dialogare significa legittimare l’esistenza altri modi di pensare.

Ma è proprio di questo, di un po’ di anticonformismo, che la nostra Comunità ha un disperato bisogno...

Mauro Tedeschi - San Michele Nord