Un Sondaggio sui gusti dolciari dei Sanmichelatinews smol 104 2

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IL PAN DA TOGN

Siamo soliti scrivere di questioni sociali abbastanza importanti su questo Blog.

Ma non di solo pane vivono l’Uomo e la Donna sanmichelati, secialmente in periodo natalizio, ma anche di Panettone.

Dal momento che si avvicina inesorabilmente il periodo dei raduni parentali, piu' o meno "spintanei" in occasione delle festività, ci siamo posti un problema che anima da sempre le discussioni sulle tavole di diverse famiglie al momento del dolce.

Il Panettone deve essere con i Canditi, o senza?

Ora, già per gli storici la vicenda si perde in diversi rivoli narrativi. Attingiamo in prima analisi solo ad alcune fonti, secondo le quali, a dire il vero leggendarie, il primo Panettone, di origine Milanese non conteneva altro che farina, uova, burro, miele e uva sultanina.

Un falconiere milanese Messer Ulivo degli Atellani, abitava nella Contrada delle Grazie. Era innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio e si fece assumere dal padre della sua amata come tuttofare.

Un giorno ebbe un’idea per aumentare le vendite, che languivano assai e si ingegnò per inventare un dolce. Con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, miele e uva sultanina e lo mise in forno. Fu un successo incredibile, tutti vollero assaggiare il nuovo pane dolce (panettone) e qualche tempo dopo i due innamorati si sposarono e vissero felici e contenti.

Un’altra storia (siamo sempre a cavallo tra la fine 1400 e l'inizio del 1500) narra che il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato per errore nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una soluzione: “Con quanto è rimasto in dispensa, un po' di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta, stamani ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola. Il cuoco acconsentì e, tremante, si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al Duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: “L'è 'l pan dal Tögn”. Da allora è il "pane di Tögn", ossia il "Panettone".

Questo argomento è divenuto quasi una questione “ideologica”, ma si tratta solo di una controversia legata ai gusti di ciascuno/a. Chi vi scrive non sopporta i canditi, sorretto da sondaggi nazionali che lo porterebbero diritto al governo per il Partito dell’Uvetta in solitaria.

Per sorridere un po’ proponiamo un simpatico sondaggio, assolutamente anonimo, a cui potrete accedere semplicemente cliccando sull’icona sottostante. Sarà utile ai pasticceri e dettaglianti di San Michele per comprendere quali sono i veri gusti dei loro compaesani.

Tra le possibili risposte previste troverete certamente delle sorprese...


    SONDAGGIO

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Panettone e Canditi, voi cosa ne pensate? https://sanmichele.online/ Mauro Tedeschi

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